"Colei che potrà calzare questa scarpina d'oro sarà mia sposa."
"Voltati e osserva la sposina:
ha del cotone nella scarpina,
per il suo piede non è perfetta
Ancor la sposa in casa t'aspetta."
Allora egli le guardò il piede e ne vide uscire il cotone.
Voltò il cavallo, riportò a casa la falsa sposa e disse: "Questa non è quella vera; l'altra sorella deve provare la scarpa." Maria, ragazza molto studiosa e pacata ,secondo un calcolo matematico effettuato all’istante era certa che il volume del suo piede corrispondeva a quello del cristallo con il tacco, e andò nella sua camera e riuscì a infilare le dita nella scarpa, ma il calcagno era troppo grosso. Allora la madre le porse un coltello e le disse: "Tagliati un pezzo di calcagno: quando sarai regina non avrai bisogno di andare a piedi." La fanciulla pensò che “piccoli” sacrifici potevano essere fatti per una giusta causa così ritenuta da lei; si tagliò un pezzo di mignolo e di anulare, le dita più piccole, serrò il piede nella scarpa e andò dal principe. Questi la mise sul cavallo come sposa e andò via con lei. Ma quando passarono davanti al nocciolo, le due colombelle gridarono:
"Voltati e osserva la sposina:
ha del sangue nella scarpina,
per il suo piede è troppo stretta.
Ancor la sposa in casa t'aspetta."
Egli le guardò il piede e vide il sangue sgorgare dalla scarpa, sprizzando purpureo sulle calze bianche. Allora voltò il cavallo e riportò a casa la falsa sposa.
"Questa non è quella vera; l'altra sorella deve provare la scarpa." Beppa andò nella sua camera e sembrò che riuscì a infilare le dita nella scarpa, ma lei non amava il confronto diretto e aperto con le suo sorelle,era eccessivamente presuntuosa, così, non sottoponendosi alla prova collettiva dovette rinunciare alla scarpetta tanto desiderata.
“Avete una figlia meno orgogliosa?” Domandò il principe. Pierluigia andò nella sua camera e iniziò a studiare su come poter indossare la scarpina riuscì a infilare le dita nella scarpa, ma la fanciulla non si era accorta che erano passate molte, moltissime ore, ed ormai l’opportunità per lei si era estinta.
"Questa non è quella vera; l'altra sorella deve provare la scarpa." Antonia andò nella sua camera e riuscì a infilare le dita nella scarpa, ma il suo piede, seppur apparentemente vigoroso, era attempato, decrepito . Allora la madre quando le porse la scarpetta le raccomandò di camminare in maniera sinuosa ed elegante. Antonia ascoltò la madre ed andò dal principe. Questi la mise sul cavallo come sposa e andò via con lei. Ma quando passarono davanti al nocciolo, le due colombelle gridarono:
"Voltati e osserva la sposina:
a camminare è impacciatina
per il suo piede è troppo giovinetta
Ancor la sposa in casa t'aspetta."
"Questa non è quella vera," disse. "Non avete un'altra figlia?" - "No," rispose l'uomo, "c'è soltanto una piccola brutta Cenerentola della moglie che mi è morta: ma non può essere la sposa." Il principe gli disse di mandarla a prendere, ma la matrigna rispose: "Ah no, è troppo sporca, non può farsi vedere." Ma egli lo volle assolutamente e dovettero chiamare Cenerentola. Ella prima si lavò ben bene le mani e il viso, poi andò e si inchinò davanti al principe che le porse la scarpina d'oro. Allora ella si tolse dal piede il pesante zoccolo, l'infilò nella scarpetta e spinse un poco: le stava a pennello. E quando si alzò, egli la riconobbe e disse: "Questa è la vera sposa!" La matrigna e le cinque sorellastre si spaventarono e impallidirono dall'ira, ma egli mise Cenerentola sul cavallo e se ne andò con lei. Quando passarono davanti al nocciolo, le due colombelle bianche gridarono:
"Volgiti e guarda la sposina,
non c'è più sangue nella scarpina,
calza il piedino in modo perfetto.
Porta la sposa sotto il tuo tetto."
E, dopo aver detto queste parole, scesero in volo e si posarono sulle spalle di Cenerentola, una a destra e l'altra a sinistra, e lì rimasero.
Quando stavano per essere celebrate le nozze con il principe, arrivarono le false sorellastre: esse volevano ingraziarsi Cenerentola e partecipare alla sua fortuna. All'entrata della chiesa, Maria, Silvia e Beppa si trovavano a destra di Cenerentola, Pierluigia e Antonia alla sua sinistra. Allora le colombe cavarono un occhio a ciascuna. Così esse furono punite con la cecità per essere state false e malvagie.

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