lunedì 28 gennaio 2013

Disordine...


Disordine è il silenzio nel rumore della città



Disordine è la molteplicità dei sogni che mai diventeranno atti









Disordine è fissare per ore il telefono sapendo che non ti chiamerà
Disordine è ascoltare la radio in sottofondo mentre ti stanno parlando




Disordine è voler andare a destra e poi girare a sinistra

Disordine è pretendere di fumare il fumo passivo di una sigaretta





Disordine è fissare le lettere stampate su una pagina bianca e ogni tanto far scivolare l'indice sulla carta











Disordine è fare compagnia ad un amico che manifesta





Disordine è un bambino che non piange

Disordine è una PAEC introvata





Disordine è l'inquietudine del "poeta veggente" di Rimbaud, che "si fa veggente attraverso un lungo e ragionato sregolamento di tutti i sensi" che non è solo il navigatore di un moderno irrazionalismo, ma è un ricercatore di quell’Io universale, non territoriale, che accomuna tutte le persone in una “sinfonia profonda”: l’Io che “è un altro”.  Lo sregolamento è quindi un cammino, lungo e accidentato, sofferente, folle, ma non necessariamente autodistruttivo! Il poeta, il veggente, è colui che vuole provare tutte le forme d'amore, di follia, di dolore, per poi poter trovare sé stesso. "Egli giunge all'ignoto e anche se dovesse finire per perdere l'intelligenza delle sue visoni, le avebbe pur sempre viste! "







Disordine è capacità creativa






Disordine è l'anima che vive

Disordine è una tranquillità che non hai mai trovato prima di addormentarti







 DISORDINE E' ELAN VITAL!

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