mercoledì 13 febbraio 2013

     La "Femme fatale"


( "Il Bacio", Klimt, olio su tela, 1908, Vienna)


Vieni dal ciel profondo o l'abisso t'esprime,
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.

Hai dentro gli occhi l'alba e l'occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.

Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t'affanni.

Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l'Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l'Omicidio
ti ballonzola allegro sull'orgoglioso ventre.

Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l'amante sull'amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.

Venga tu dall'inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m'aprono a un Infinito che amo e non conosco?

Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?

(Inno alla bellezza, da “I fiori del Male”, Charles Baudelaire )

Donna, fatale a ammaliatrice, è colei che incarna l’atto del sedurre, verbo che deriva dal latino sedùcere, composto da se ( che indica separazione ) e dùcere ( condurre ), propriamente separare, condurre fuori dal retto cammino, deviare dal bene. Donna che non rappresenta un’attrazione armoniosa, il cornonamento di un amore perfetto, ma una forza subdola che rompe gli equilibri e apre le ferite. In preda delle sofferenze inferte dalla seduzione sono stati i protagonisti di diverse opere letterarie nonché artistiche, i quali continuarono ad inseguirla, forse perchè la più forte attrazione è quella che deriva dalle proprie paure?

La donna di Baudelaire è bella, ed egli è consapevole dello smarrimento dell’uomo di fronte ad essa, Bellezza che in tale poesia è personificazione, metafora della donna. la Bellezza con il suo volto apparentemente amorevole, poi letale, ben riproduce il sendimento del sedotto che al tempo stesso venera e maledice l’oggetto del desiderio. Egli ne riconosce la pericolosità, ma aspira ad essere soggiogato dalla bellezza della donna fatale.
La donna fatale, però, è colei che porta alla distruzione/ dannazione il sedotto, è colei che causa sventura e perdizione. Gli effetti sono catastrofici.

Il mistero dell’universo femminile e la debolezza dell’uomo nell’esaltazione dei sensi, in ogni caso, determinano un’identificazione tra il mito della donna fatale e l’incarnazione della tentazione. 

In ambito iconografico non può non essere preso in considerazione “Il bacio “ di Klimt, nella sua arte la donna occupa un posto decisamente primario. Si noti che la figura femminile ci mostra l’intero viso con un’espressione estatica, ma tuttavia conscia,mentre il volto dell’uomo è interamente coperto. La donna assume così un ruolo di decisa superiorità rispetto all’uomo, è lei la depositaria di quel gioco amoroso che rinnova continuamente la vita e la bellezza. 

Rinnovando il mito della 2femme fatale”, la donna è l’idea stessa di eros, di quell’eros che però è a un tempo stesso anche thanatos, salvezza e perdizione.

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